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Europa / Viaggi

Montenegro e Albania on the road – #orientemanontroppo

Salutata definitivamente la Croazia, il nostro viaggio on the road nella penisola balcanica è proseguito verso sud, in Montenegro. Abbiamo trascorso la prima notte montenegrina ad Igalo, ovvero la prima cittadina che si incontra dopo il confine, in un appartamento trovato all’ultimo secondo. Questo è stato l’unico alloggio di tutta la vacanza di cui non siamo rimasti soddisfatti, sia per la – scarsa – pulizia che per i modi dei padroni di casa. Fortuna che ci siamo rimasti giusto il tempo di dormire, e il mattino seguente siamo subito ripartiti.

La prima tappa è stata Herceg Novi (Castelnuovo), paesino costiero con uno splendido porticciolo. Abbiamo visitato il centro storico, dove strade e piazze mostrano le diverse influenze di tutte le dominazioni che la città ha vissuto nei secoli, e poi ci siamo goduti una bella passeggiata sul lungomare.

È poi arrivata la sorpresa più grande che #orientemanontroppo ci ha regalato: la scoperta delle Bocche di Cattaro. In questo tratto di costa il Mar Adriatico attraversa numerose insenature, creando un paesaggio che ricorda molto i fiordi norvegesi. Lo spettacolo naturale è mozzafiato! C’è una bellissima strada che consente di percorrere in auto tutto il percorso del fiordo, per circa 80 km sulle statali E65 ed E80. Le Bocche di Cattaro sono visitabili anche via mare con diverse escursioni organizzate.

Lungo la strada ci siamo fermati a visitare il borgo di Cattaro. La parte vecchia della città è racchiusa in uno spesso anello di mura ed è davvero bellissima; anche qui come a Herceg Novi sono evidenti le influenze dei vari popoli che hanno abitato la zona, il mix di culture che si crea è davvero unico. Essendo il giorno di Ferragosto, ci siamo concessi un buon pranzo in uno dei tanti localini con tavoli all’aperto.

Se tutto il tratto del fiordo lascia senza parole, proseguendo verso sud la costa continua a regalare paesaggi indimenticabili, come l’isolotto di Santo Stefano e i piccoli faraglioni poco distanti.

In serata siamo arrivati a Petrovazzo, dove avevamo prenotato una camera per la notte… e nel bagno c’era il bidet! Solo un italiano all’estero può capire la gioia… Per la cena di Ferragosto, abbiamo optato per una locanda tipica montenegrina con musica dal vivo. Abbiamo scelto a caso – siamo stati sorpresi da un temporale pazzesco e non potevamo stare troppo a temporeggiare – lasciandoci attrarre dai profumi e l’atmosfera che provenivano dal locale, e abbiamo fatto centro.

La nostra permanenza in Montenegro termina così; l’indomani ci aspettava un’intera giornata di viaggio attraverso tutta l’Albania, per raggiungere la parte meridizionale del paese dove volevamo trascorrere qualche giorno di relax al mare. Abbiamo scelto di fare tutta una tirata; è stato stancante? Ammetto di sì, quella giornata è stata la più “dura”, ma questo perchè le strade nell’entroterra albanese non sono il massimo e le stazioni di servizio sono anche peggio. Ma credo che sacrificare un solo giorno ad un tragitto così lungo sia stata la scelta giusta, per permetterci di goderci il resto del viaggio con più calma. L’unica sosta nel nord dell’Albania è stata nei pressi di Scutari, per visitare Ura e Mesit – il “ponte di mezzo”: si tratta di un ponte costruito in epoca ottomana, tristemente lasciato a se stesso con scarse indicazioni per raggiungerlo e pochissima manutenzione. Un vero peccato, perchè la struttura è davvero meravigliosa, un piccolo tesoro nascosto.

Abbiamo raggiunto Ksamil a notte fonda e super affamati, fiondandoci su un gigantesco kebab decisamente a buon mercato. Ksamil, e la più celebre sorella maggiore Saranda, sono due località di mare che negli ultimi anni hanno avuto un’ascesa pazzesca in termini di turismo estivo per albanesi ed europei in generale (tantissimi gli italiani, anche per la comodità dei collegamenti via mare da Bari e Brindisi). Siamo rimasti qui quattro giorni, alloggiando in un appartamento davvero molto carino alle porte del paese.

La bellezza del mare è rara e indiscutibile; purtroppo, il boom turistico non è stato adeguatamente gestito in termini di infrastrutture e servizi, con il risultato che l’intera zona presenta dei problemi: moltissime costruzioni incomplete, strade malmesse e uno sfruttamento barbaro della costa, tanto che alcune spiagge e insenature sono del tutto impraticabili in alta stagione. Noi siamo andati alla ricerca di spiagge meno frequentate, trovando posti bellissimi e abbastanza tranquilli.

I prezzi in Albania sono ancora molto bassi, anche se non escludo che saranno presto gonfiati data l’affluenza dei mesi estivi. Noi ne abbiamo approfittato, mangiando sempre fuori! Per due sere abbiamo cenato alla “Mussel House“, la casa della cozza: a dispetto del nome turistico, la cucina ci ha conquistati! Il parcheggio del ristorante è stato teatro anche di una piccola disavventura di viaggio: abbiamo forato – o meglio, squarciato – la gomma posteriore mentre uscivamo dal parcheggio! Fortunatamente, trovare un gommista non è stato certo un problema: in Albania la cura della macchina è praticamente uno sport nazionale!

A sud di Ksamil, non molto distante dal confine con la Grecia, si trovano i resti dell’antica città greco-romana di Butrinto, patrimonio UNESCO dal 1992. Il sito archeologico è molto bello, immerso nella natura di una rigogogliosa collina e affacciato sul canale di Vivari; passeggiando tra le rovine di Butrinto si possono ammirare il teatro, l’agorà, la basilica romana e bellissimi mosaici. Molto carino anche il piccolo mercatino di souvenir gestito da locali; non perdetevi i prodotti a base di eucalipto, pianta che cresce spontanea nel parco di Butrinto.

La tranquilla tappa albanese è stata fondamentale per ricaricare le pile dopo una prima parte di vacanza decisamente animata e itinerante. Ma #orientemanontroppo non finisce qua… vi aspetto con l’ultimo capitolo del diario di viaggio.

2 Comments

  • Melania
    25 Aprile 2019 at 9:56

    Ciao Giulia, come la prima parte del racconto del vostro viaggio on the road, anche durante la lettura di questa seconda parte è stata molto dettagliata e coinvolgente. Paesaggi meravigliosi da conoscere con le tue foto e descrizioni. Ora non resta che attendere di leggere l’ultimo capitolo del tuo diario di viaggio!!

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    • Giulia
      30 Aprile 2019 at 10:10

      Ciao Melania,
      sono felice che il racconto ti sia piaciuto! Quella parte di mondo è davvero meravigliosa e merita il viaggio…
      Prestissimo online il capitolo finale 🙂
      Giulia

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