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Italia / Viaggi

Puglia on the road

I diari di viaggio sono in assoluto i miei preferiti. Ogni volta che torno da un viaggio non vedo l’ora di sedermi davanti al pc e trasformare i luoghi visitati, le esperienze vissute, le persone incontrate, i piatti assaporati in ricordi senza tempo. Su Instagram vi porto con me nei miei viaggi in tempo reale, ma nessuna story potrà mai togliermi il piacere e la soddisfazione di dedicare un pezzettino di questo spazio virtuale al racconto.

Ammetto che è molto strano, quasi doloroso, mettersi a scrivere un diario di viaggio in un momento di così profonda incertezza e paura, in un momento in cui non sappiamo quando potremo tornare a viaggiare liberi e spensierati, ovunque vogliamo e senza limiti. Ma è altrettanto vero che chi scrive ha lo straordinario potere, quando lo leggo, di farmi viaggiare con la testa. E allora perché non provare anche io a far viaggiare voi, attraverso la mia scrittura?

La meta

La scorsa estate sono andata in Puglia. Non doveva andare così: alle porte della primavera non avevamo ancora prenotato niente, ma stavamo valutando mete lontane, come il Perù e l’Islanda. Poi la vita ci mette lo zampino… e tra emergenza Covid-19 e cambio lavoro, i piano sono inevitabilmente cambiati.

Le vacanze “una settimana in spiaggia a baco a prendere il sole” non fanno per me, in più da qualche anno prediligo i viaggi on the road perché solo spostandomi spesso sento di aver modo di vivere pienamente la terra che mi ospita. Per questo motivo, abbiamo studiato l’itinerario dei 10 giorni pugliesi con l’obiettivo di visitare più luoghi possibili, esplorando gran parte delle regione.



A questo punto sento di dover fare una doverosa premessa. So che agosto non è il momento migliore per visitare la Puglia, ma purtroppo per esigenze lavorative le mie ferie estive cadono sempre in questo periodo. In Puglia in agosto fa parecchio caldo e c’è tantissima gente, quest’anno anche di più causa Covid. Ma credo che se una terra ti conquista, lo fa anche al peggio della sua forma. Con la Puglia invece non è scoccata la scintilla, non è stato amore a prima vista.

Nonostante questo, mi sono divertita moltissimo, ho visto tanti bei posti ma soprattutto ho costruito ricordi indelebili… condizioni più che sufficienti per darle una seconda opportunità, magari più avanti! Nel frattempo, vi racconto tutto ciò che ho fatto, visto, assaggiato e amato di questa regione.

L’itinerario

Sono stati 10 giorni molto intensi, in cui l’itinerario riflette senza dubbio la non-conoscenza della terra che ci ospitava. Con la volontà di visitare più posti possibile, abbiamo prenotato 10 alloggi diversi sparsi nella regione, seguendo quello che secondo noi era un percorso logico e coerente… quanto ci sbagliavamo! Strada facendo, ci siamo accorti che tornavamo più volte in strade già percorse, e abbiamo dormito in strutture vicinissime tra loro a giorni di distanza!

10 giorni, 10 alloggi diversi:

Valle d’Itria

Il nostro tour è iniziato da qua, in questa porzione di Puglia compresa tra la province di Bari, Taranto e Brindisi. Ciò che colpisce di più della Valle d’Itria è il bianco accecante dei suoi paesi, che spuntano come piccole gemme in una campagna ordinata fatta di trulli e muretti a secco.

Il primo paese che abbiamo visitato è Martina Franca, raggiunto a tarda sera e subito apprezzato. Sensazione che si è confermata al mattino, quando dopo colazione abbiamo fatto una passeggiata tra le stradine della città, ancora mezza addormentata.



Attraversando bellissimi campi di ulivi secolari, abbiamo trascorso la giornata tra Locorotondo e Cisternino – due borghi carini e suggestivi, e ovviamente bianchissimi – per poi raggiungere in serata Ceglie Messapica. Il giorno successivo è la volta di Ostuni, la città bianca che effettivamente bianca lo è, ma della quale io ricordo soprattutto i vicoli e le porte blu vista mare.



Salento

Prima di visitarlo, ho sempre associato il Salento ad una meta estiva per giovani in cerca di divertimento. In realtà, il Salento è molto molto di più. Iniziamo a visitarlo dalla sua capitale Lecce, che ci accoglie serena e caldissima. La visitiamo al tramonto per goderci la luce migliore, e rimaniamo così affascinati dalle sue strade che lasciamo passare troppo tempo senza prenotare qualcosa per cena… pessima idea in pieno agosto! Alla fine però, una cena la rimendiamo.



La costa salentina adriatica non è ricca di spiagge, ma le sue scogliere sono favolose. Come i Faraglioni di Sant’Andrea, dove anche io che sono un po’ fifona non ho resistito dall’esibirmi in “acrobatici” tuffi (= a candela, occhi chiusi e naso tappato).

Abbiamo deciso di trascorrere una notte nella Grecìa Salentina, una piccola regione nel cuore del Salento costituita da 12 comuni dove si parla (storicamente, ora quasi per niente) un dialetto neo-greco. Leggendo la sua storia sulla guida ci siamo immaginati una piccola oasi culturale, tuttavia non siamo riusciti ad assaporare l’autenticità che ci eravamo immaginati… ma un ottimo rustico leccese, quello sì!

La mattina di Ferragosto abbiamo fatto una breve passeggiata per Martano, per poi raggiungere Otranto. Lo sapevate che Otranto è il comune più “orientale” d’Italia? A me queste piccole nozioni e aneddoti divertono e interessano sempre un sacco. Seppur piccolino, il centro storico di Otranto è un vero gioiello: le sue stradine piene di negozietti e bazar che gli conferiscono un sapore davvero “orientale”, il profumo di pesce fresco, la Cattedrale in cui paleocristiano, bizantino e romanico si uniscono come movimenti in una sinfonia… tutto questo affacciato su un mare azzurro, che più azzurro non si può. Inutile negarlo, Otranto mi ha davvero stregata, se lo avessi saputo prima avrei sicuramente programmato una sosta più lunga.

Subito a sud di Otranto si trova la Cava di Bauxite, un sito di estrazione mineraria non più in funzione dove il rosso intensissimo della terra contrasta con il verde smeraldo del laghetto che la cava ospita al centro. Uno spettacolo di colori difficile da dimenticare. Noi per ricordarcelo ancora meglio ci siamo portati a casa una bella multa per divieto di sosta, ma questa è un’altra storia…



Approdiamo sulla costa ionica salentina. Abbiamo deciso di non soggiornare nei posti più frequentati, Gallipoli su tutti, per scoprire poi che in questo periodo trovare un luogo non affollato in Salento è un’impresa praticamente impossibile. Se il paese di Torre San Giovanni ha poco da raccontare, la sua spiaggia compensa con un’acqua davvero bella, che invoglia a passare l’intera giornata a bagno. In serata, una passeggiata per il centro storico di Corigliano d’Otranto, e poi cena tipica pugliese in una stupenda masseria.



Abbiamo dedicato gran parte della giornata successiva alla visita di un’azienda vitivinicola, godendoci una favolosa degustazione di Negroamaro. Nel pomeriggio purtroppo ci aspettava una grossa delusione: Punta Prosciutto, una delle spiagge pugliesi più “caraibiche”, ci ha accolti nella sua forma peggiore a causa del vento. Consiglio fondamentale per chi visita la Puglia: quando soffia lo scirocco preferite la costa adriatica, con grecale e tramontana invece via libera alle spiagge della costa ionica. Sembra strano, ma vi assicuro che è così! Questo tuttavia non sarà un problema, in quanto i due versanti distano meno di un’ora di macchina; se scegliete un alloggio strategico al centro, la mattina vi basterà controllare le previsioni del vento e scegliere su quale costa andare.



La sera abbiamo raggiunto una splendida masseria immersa in uno sconfinato campo di ulivi secolari, e lontani dal caos e dalla folla ci siamo goduti la pace più assoluta, che qui regna sovrana.

Manduria, Gravine e Murgia

Per l’ultima parte del viaggio siamo risaliti verso nord, con prima tappa Manduria. Ospiti di un’altra azienda vitivinicola, siamo andati alla scoperta di sistemi di allevamento tradizionali per poi gustare un Primitivo da 17 % gradi, una bomba in tutti i sensi! Pomeriggio di relax in spiaggia a Marina di Lizzano e poi serata a passeggio nel Quartiere delle Ceramiche di Grottaglie. Non svaligiare ogni singola bottega è stata un’impresa, così come trovare posto per cena al ristorante… ma alla fine siamo riusciti in entrambi gli intenti. E proprio mentre assaggiavo il mio primo “fave e cicoria”, siamo stati sorpresi da un temporale pazzesco!



Dopo un risveglio in agriturismo, giornata di mare a Marina di Pulsano. E la sera abbiamo raggiunto i dintorni di Taranto per soggiornare in un wine resort che sorge in mezzo a 100 ettari di vigneti, un panorama davvero incredibile.

Ultimo giorno di mare a Castellaneta Marina, località che abbiamo scelto solo per non allontarnarci troppo perchè la sera non volevo perderci Matera. Scelta azzeccatissima, perchè nessuna spiaggia da cartolina potrà mai competere: Matera è un colpo al cuore, ti prende e ti sconvolge con la sua drammatica bellezza. Impossibile non innamorarsene. Il giorno successivo – venerdì 21 agosto – è tempo di risalire verso casa.

Il significato di un viaggio

Come vi raccontavo all’inizio, con la Puglia non è scattato l’amore. Non è la vacanza che rifarei l’anno prossimo, non è la meta che sceglierei se mi regalassero una settimana tutta spesata nel Sud Italia. Eppure.

Eppure… mentre scrivevo questo articolo e ripercorrevo il viaggio attraverso le foto e le stories su IG (preziosissime per questo diario), mi sono ritrovata a ridere, a ricordare con piacere, a fantasticare, e talvolta a pensare “mmm quanto darei per essere lì, adesso”!

Poco importa se ci sono stati momenti in cui il caldo, la frustrazione e la stanchezza hanno macchiato la percezione di ciò che stavo vivendo. Poco importa se alla domanda “qual è la tua regione italiana del cuore?” non risponderò mai “Puglia”. Se riguardando le foto o ripensando a quei torridi giorni d’agosto mi ritroverò a dire “ma ti ricordi che bello, quella sera a passeggiare lì”, sara perchè alla fine la Puglia un pezzettino del mio cuore lo ha fatto suo.

Dormire e Mangiare

Vi lascio una selezione delle strutture dove abbiamo dormito e mangiato che ci hanno colpiti di più.

Suite Plebiscito – Ceglie Messapica
B&B La Petrusa – Vernole
Petra Bianca – Torre San Giovanni
Antica Masseria Torre Mozza – Torre Santa Susanna
Masseria Amastuola Wine Resort – Crispiano

Cibando Food Experience – Martina Franca (street food pugliese)
Cucinapesci – Torre San Giovanni (pesce fresco)
Masseria Costa – Corigliano d’Otranto (cucina tipica pugliese rivisitata in chiave gormet)
Alfredo Laboratorio Gastronomico – Grottaglie (cucina tipica pugliese)
Osteria Malatesta – Matera (cucina tipica lucana)

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